∼ Reflusso gastroesofageo: cosa fare per stare meglio ∼

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo digestivo caratterizzato da episodi ripetuti di risalita del contenuto gastrico (cibo, acidi e fluidi) verso l’esofago.

Tra i principali sintomi vi sono: bruciore gastrico, rigurgiti acidi, sapore sgradevole in bocca, dolore addominale, gonfiore dopo i pasti, tosse e dolore al torace. Oltre a questi disturbi fastidiosi, il reflusso non trattato può causare anche altre complicanze, come l’esofagite, la formazione di ulcere e l’esofago di Barrett.

Prestando attenzione all’alimentazione e adottando alcuni accorgimenti nutrizionali (e non solo) è possibile controllare il reflusso. Vediamo quindi insieme quali cibi evitare e quali preferire in caso di reflusso:

Cosa evitare:

Cibi di difficile digestione, in particolare alimenti ad alto contenuto di grassi, come cibi fritti, cibi da fast food, prodotti da pasticceria, carni e formaggi ad alto contenuto di grassi, salse e panna.

Cibi acidi, come arance, limoni, agrumi in generale e pomodori.

Alcune spezie ed alimenti speziati, come pepe, peperoncino, menta, aglio e cipolla.

Bevande gassate, succhi di frutta, caffè e bevande alcoliche (vino, birra e superalcolici).

Cibi molto caldi e molto freddi.

Cosa preferire:

Carne e formaggi magri, pesce e legumi.

Pasta, riso e altri cereali, pane (meglio se secco).

Frutta e verdura (ad eccezione di pomodori e agrumi).

Olio extravergine d’oliva per condire.

Curcuma e zenzero per insaporire.

reflusso gastroesofageo

Inoltre, ci sono altri comportamenti da seguire che possono aiutare a ridurre i sintomi del reflusso:

Controllare il proprio peso corporeo; l’eccesso di peso, infatti, aumenta la pressione nell’addome e favorisce il reflusso.

Evitare pasti abbondanti e frazionare l’alimentazione durante la giornata.

Mangiare lentamente e masticare bene il cibo.

Bere a piccoli sorsi, preferibilmente lontano dai pasti.

Fare una leggera attività fisica dopo il pasto per 15-20 minuti, in modo da stimolare la digestione.

Evitare pasti o spuntini prima di coricarsi; far trascorrere almeno 2 ore tra il pasto e il momento in cui ci si sdraia.

Dormire tenendo il tronco e la testa sollevati dal letto, per esempio utilizzando dei cuscini sotto la schiena.

Evitare abiti troppo stretti a livello dell’addome.

Non fumare.

La personalizzazione dell’alimentazione in caso di reflusso gastroesofageo è molto importante. I cambiamenti dietetici necessari per controllare il reflusso, infatti, sono molto soggettivi e variano da persona a persona. Quindi, quello che può andare bene per qualcuno può provocare fastidi gastrici per qualcun altro. È necessario pertanto valutare le esigenze individuali di ogni persona con reflusso e controllare quali cibi possono essere consumati tranquillamente e quali invece devono essere evitati o limitati.